Storia degli Sbandieratori della Quintana (4^ parte)
Non sono più andato al campo… La Quintana per me è di Ascoli… Io sono un amante della mia città, i miei quadri lo dimostrano… Quando ci sono riferimenti politici il maestro Ciampini si tappa la bocca…” “La Quintana del ’60 a Roma, al Circo Massimo, dove gli antichi Romani si battevano nella corsa delle bighe… Con il Genio Militare che venne ad installare le foto-elettriche… Fu una festa completa… Il segno che potevamo davvero stare a braccetto con il mondo… Eravamo più spontanei, più veri, più innamorati della vecchia Ascoli….”

Racconto del Maestro Coreografo DANILO CIAMPINI
Intervista e testo di STEFANO PELLEI



Curiosando nella storia
Nell’anno 1968 la Quintana finisce a pugni. La causa è l’esclusione inflitta a Marcello Formica, cavaliere di Borgo Solestà. A rivendicare l’offesa gli uomini del sestiere si riversano in campo, provocando caos e tafferugli. Il tumulto durato circa un quarto d’ora termina con l’abbandono anticipato del sestiere dal campo.
Nell’anno 1970 a rivendicare il fatto del ’68, Formica ottiene il settimo successo. Egli in sella a “Stellina” supera il rivale De Angelis, regalando forti emozioni al pubblico.