Il Giornalino dell'anno 2013 - Re Emanuele è tornato
Ha vinto, ha vinto, ha vinto per la settima volta regalandoci il 14° Palio. Ci ha fatto esultare di nuovo, ancora più pazzi di gioia perché in tanti (ma non certo chi sta al suo fianco e lavora con lui tutto l'anno) temevamo che una felicità del genere non potesse tornare a riempire i nostri cuori e i nostri bicchieri con cui abbiamo invece festeggiato fino all'alba un successo che è stato sofferto, ma voluto e alla fine più che meritato.
Emanuele ha festeggiato il decennale con Porta Romana, lo ha fatto con noi alla vigilia della notturna ed è stato per questo ancora più bello portarlo in trionfo la sera dopo insieme al palio. Ha vinto da campione soprattutto perché è stato capace di guidare Amaldra, il purosangue inglese di 5 anni che aveva evidenti problemi e che nessun altro cavaliere sarebbe stato capace di gestire tecnicamente per le tre tornate che in questa edizione sono state portate a termine solo da lui. Lui l'ha fatto con il talento e la tenacia che tutti gli riconoscono. L'ha fatto addirittura con la sua miglior tornata (52"9) che alla fine ha decretato il nostro successo. I 1.798 punti finali confermano come il binomio sia vivo, vegeto e soprattutto vincente. Mai nelle sue precedenti sei vittorie Emanuele aveva infatti ottenuto un punteggio così elevato. Ci ha donato il 14° palio e metà di quelli che sono esposti nella nostra sede sono suoi regali.
Con sette vittorie raggiunge Vignoli e Veneri della Piazzarola e si pone all'inseguimento di due miti come Formica e Ricci (8 vittorie) e Margasini (9) che per lui non sono più irraggiungibili. Affianca inoltre Ricci, Vignoli e Gubbini che hanno vinto con tre cavalli diversi (con quattro ci sono Formica e Veneri). Da quella sera di luglio 2003, vincitore all'esordio, all'ultima vittoria sono trascorsi 10 anni. Il ragazzo nel frattempo è diventato uomo, ma è rimasta persona semplice e umile, silenziosa ma caparbia, come solo i veri talenti sanno essere.
Il mio grazie va a Emanuele e non solo per i successi, ma perché è un amico raro e sincero che la Quintana e il Sestiere mi hanno dato la fortuna di conoscere, frequentare e apprezzare. Grazie anche perché è stato lui a farci conoscere Aldo Falcioni (da alcuni anni al suo fianco come secondo), ragazzo umile sempre pronto al sacrificio e a far tesoro dei consigli e degli insegnamenti che Emanuele gli trasmette ogni giorno aiutandolo a crescere e a migliorare. Per il settore dei cavalli è stato un decennio di duro lavoro e sacrifici grazie a tante persone, tanti amici che hanno operato dietro le quinte, in silenzio e con grande spirito di abnegazione. Qualità che con rinnovato vigore mettiamo a disposizione anche per la giostra di agosto e per il futuro.
Il Re è tornato!!!
Luigi De Santis (vice caposestiere e responsabile dei cavalli)