Giornalino2007 - Mai sazi di vittorie

Mai sazi di vittorie. Ormai è il nostro motto e non potrebbe essere altrimenti. Lo dicono i numeri, lo confermano le statistiche. Vincere 6 Palii in 36 mesi (tanti quanto ne sono trascorsi dal luglio 2003 al luglio 2006) è un dato che entra di diritto nella storia dei record della Quintana. Ci siamo riusciti grazie ai successi di Emanuele Capriotti, il nostro cavaliere temuto e rispettato da amici e avversari.
Ma i meriti vanno riconosciuti anche al faticoso lavoro (spesso dietro le quinte) portato avanti da tutti i componenti del Comitato di Sestiere e da coloro che con il proprio contributo, anche minimo, hanno permesso la buona riuscita delle varie attività che portiamo avanti non solo nel periodo estivo. Se quelle del 2007 non sono le prime Giostre per Capriotti, lo sono per il nuovo Comitato che si è insediato nel dicembre 2006 con molti componenti che facevano peraltro già parte del precedente direttivo. Con il console Luigi Tulli ci sono il riconfermato caposestiere Pier Luigi Torquati e 11 consiglieri: Saturno Ferranti, Andrea Ferretti, Francesco Giantomassi, Bernardino Giordani, Armando Lucidi, Guido Marinelli, Roberto Paci, Luigi Scattolini, Paolo Volponi, Stefano Volponi. Membri del collegio revisori dei conti sono Oreste Aquilone, Marcello Fioravanti e Ado Paolini (supplenti Giuseppe De Santis e Sergio Piccioni). Nella nostra storia abbiamo conquistato 12 Palii, di cui 6 in tempi recentissimi. Un’impresa che sta facendo da collante tra la nostra realtà e quella di altri organismi che operano nel quartiere al servizio della gente, con particolare attenzione rivolta ai giovani. Ci riferiamo alle due Associazioni Sportive (Porta Romana e Gemina) e alle parrocchie del SS. Crocifisso dell’Icona e di San Pietro Martire con cui i rapporti di collaborazione sono stati, sono e saranno sempre ottimi.
Il nostro motto “Mai sazi di vittorie” potrebbe far pensare a chi vuol rendersi impopolare se non addirittura antipatico. Nonostante i numerosi successi siamo invece rimasti amici con tutti gli altri Sestieri con cui abbiamo instaurato rapporti di cordialità e stima reciproca. Ovvero quei punti cardine che da sempre caratterizzano il nostro Sestiere. Una volontà che è diventata tradizione e che ci è stata tramandata da coloro che ci hanno preceduto ed hanno legato il proprio nome alla fondazione del Sestiere e della Quintana. La nostra orgogliosa speranza, a questo punto, è una sola: tramandare il messaggio ai nostri figli, ovvero alle generazioni che continueranno a stringersi intorno al nostro glorioso gonfalone e ai nostri colori rosso-azzurri.

Mai sazi di vittorie!